AMBIENTARTE. A piacer scuola

Muri che raccontano. Per trasformare una scuola tradizionale in ambiente di apprendimento emozionale di Ornella Castellano dirigente scolastico IC Falcone Copertino LecceCi troviamo nel cuore del Salento, in provincia di Lecce, fra gli ulivi e gli oleandri in una scuola di circa 1000 studenti del primo grado.

Una scuola normale, con strutture degli anni 80, alle quali è mancata la periodica e regolare manutenzione che il cemento richiede.


In particolare dieci anni fa, quando è iniziata la nostra esperienza, il parco della scuola era in condizioni di totale degrado e molti degli ambienti, compresa la palestra, erano interdetti alla fruizione per assenza dei parametri di sicurezza. Storia comune a migliaia di scuole. Che gradualmente perdono smalto e attrattività e si ingrigiscono trasmettendo lo stesso grigiore e la conseguente tristezza in chi a scuola ci viene tutte le mattine: studenti e docenti. Non potendo risolvere i problemi strutturali con una bacchettata –né magica, né figurata- non si poteva che costruire un programma a lungo termine, un piano di graduale miglioramento, costruito su un progetto pedagogico e didattico preciso che prevedeva di intercettare ogni tipo di risorse umane e finanziarie. Ci sosteneva la vision di una scuola nuova che, per mandato istituzionale, deve promuovere apprendimenti ma che questi devono essere realmente funzionali ai bisogni della società attuale; che in chi impara la conoscenza dei saperi è funzionale alla progressiva riorganizzazione degli schemi mentali attraverso i quali avviene l’interpretazione della realtà in forma via via più raffinata, all’interno di un processo originale per ciascun individuo che conduce alla conoscenza di sé e del mondo, quindi alla capacità di orientarsi. Tutto il processo di apprendimento personalizzato è scandito da tappe di esperienza in ambiente disciplinare che conduce alla maturazione globale della persona. Tale processo di apprendimento è determinato da alcune condizioni: la relazione affettiva (ogni alunno deve avvertire di essere importante per i docenti e per i compagni) e la qualità del contesto (l’ambiente deve essere pulito, piacevole, stimolante). In sintesi ci piace affermare che si impara nell’emozione del bello: la bellezza delle relazioni e la bellezza dell’ambiente. L’idea richiedeva un impianto di ricerca per la costruzione della progettualità ma soprattutto la costruzione dei canali di comunicazione che ne permettessero la condivisione da parte di tutti i docenti, il personale ATA e -man mano- tutti i genitori. Così sono nati i nostri tavoli di studio che hanno determinato la definizione di un modello didattico funzionale a quei processi di insegnamento-apprendimento attivo in cui gli studenti sono gli attori principali. Le riflessioni hanno determinato la definizione dell'impianto progettuale ed organizzativo -OLTRE LE DISCIPLINE. PROGRAMMA CURRICOLO- del nostro PTOF dell’istituto: Strade Maestre, che prevede –come il PdM- lo sviluppo continuo di due ambiti prioritari: le performance degli studenti e l'orientamento formativo. Il nostro progetto prevede la realizzazione in orario curricolare ed extra di setting didattici ad alta motivazione per la didattica tecnico-disciplinare e per la didattica per competenze. Tutta la scuola è un laboratorio e per questo è stato necessario modificarne la funzionalità. Per intercettare i bambini e gli adolescenti di oggi, la scuola deve ospitare forme articolate di mediazione e di comunicazione. Non è in gioco solo il recupero di una modernità multimediale, ma anche di un ambiente fisico, di un faccia a faccia, di un incontro di corpi che “pensano”. Il progetto SOGNO DI UN ALUNNO –così avevamo chiamato il nostro piano di sviluppo, concretizza tale modello di innovatività didattico-organizzativa, anche su base tecnologica, ponendosi come paradigma metodologico disseminabile e trasferibile in altri contesti. La realizzazione prevede solo il graduale ammodernamento degli spazi, in una logica di “miglioramento continuo” (teoria del kaizen). Itaca è la nostra biblioteca. L’ambiente che la ospita è lo stesso ma sono cambiati i colori, gli arredi ma soprattutto la funzione. Itaca ora è uno spazio per la comunicazione; dove si impara a narrare e a spiegarsi alimentandosi delle esperienze altrui, come ci ha insegnato il buon Bruner, fatte di libri, film, documenti, tracce di cultura. Da Itaca partono, grazie ai nostri Biblioprof (è un profilo professionale specifico di docente in aula e cultore della comunicazione) stimoli e messaggi a tutta la scuola e alle scuole del territorio che sono in rete con noi. Dalle parole dei saggi appese qua e là (di Zagrebelsky, Falcone, Rodari, Kovafis e molti altri), alle proposte di maratona di lettura, concorsi di poesia (Premio Calliope) e scrittura creativa, incontri con gli autori, cineforum, agli articoli del giornalino. Abbiamo voluto La casa sul gelso, il nostro giornalino scolastico, per creare un ponte tra la comunicazione di ieri – il giornale cartaceo - e la comunicazione di oggi, quella che si affaccia e si interfaccia sul web. Si tratta di uno dei tanti prodotti del Cives, il nostro macro progetto per l’educazione alla cittadinanza. La sfida, contro la cattiva comunicazione, quella che si fonda sulle notizie legate ad episodi di violenza e bruttura, è quella di costruire uno spazio per raccontare soprattutto il bello ed il bene. Arrampicati sul nostro albero virtuale ci divertiamo a leggere, ci incuriosiamo a vedere le stranezze, ci commoviamo. La casa sul gelso è un rifugio della mente, un angolo di riflessione contro la banalità del quotidiano. Sul gelso si incontrano gli amici, si scambiano saluti e si riflette sugli eventi. Tutti i docenti organizzano attività in biblioteca, da quelle per la ricerca storica a quelle di cronaca; la LIM permette attività didattiche interattive e dinamiche anche nell’ambito dei programmi PSND, come la collaborazione con Treccani per la fruizione sperimentale della piattaforma scuola; con le università del Salento, di Bari e di Foggia per i percorsi sperimentali sull’apprendimento motivazionale, la memoria, la didattica della storia, la funzione delle discipline performative nell’apprendimento disciplinare. Ad Itaca si accede da una piazza, che abbiamo chiamato Piazzetta Itaca, che è una vera e propria Agorà perché si incrociano gli itinerari progettuali di tutti i laboratori della scuola, dal teatro alla musica, dalle scienze alle arti figurative. Anche grazie a questo ambiente comune avviene la contaminazione delle idee e la gemmazione delle ipotesi laboratoriali specifiche per ogni settore. Tersicore, la musa della musica e della danza Nella nostra scuola è attivo un laboratorio di ricerca musicale intorno ai concetti di musica ed ecologia. Si tratta di una "Eco Band" nella quale i ragazzi suonano strumenti realizzati con materiali di risulta e comunque, senza strumenti convenzionali: tamburi realizzati con bidoni, secchi, scatole di vari materiali e diverse dimensioni. Il clima particolarmente coinvolgente del laboratorio favorisce l’affermazione dei ragazzi dotati di spiccata intelligenza musicale ma anche l'inclusione in particolare dei soggetti iperattivi e con difficoltà di attenzione, i quali dimostrano un immediato interesse nelle attività, con ottime performance nelle manifestazioni a cui partecipano. Le performance della FalconEcoBand –così ci presentiamo in pubblico- sono costruite, oltre che con i tamburi afro dell’eco band anche con le voci del coro d’istituto Note d’Oro che con i movimenti del gruppo della Body Percussion. I costumi sono scelti e realizzati nei laboratori di manipolazione e di arte (abbiamo accumulato un magazzino di tessuti di risulta) e i testi, gli arrangiamenti, le coreografie sono condivisi da tutti i docenti delle varie aree e i ragazzi. Abbiamo condiviso l’esperienza in rete; il laboratorio ha dato origine ad un apprezzatissimo Festival per band scolastiche dal titolo: COL REMO che è giunto alla quinta edizione: quest’anno si sono esibite 15 band provenienti da altrettante scuole del territorio per un totale di 658 studenti. www.velieroparlante/ecobandschoolfestival.it Grazie ad un Bando interno all’istituto: "DIAMO UN NOME AGLI SPAZI DELLA NOSTRA SCUOLA - Commissione Toponomastica" le classi stanno procedendo all' assegnazione del nome agli ambienti scolastici. Gli spazi individuati sono soprattutto gli spazi comuni: scale, atri, corridoi, cortili. Ogni spazio avrà un nome su una targa e sarà abbellito dagli studenti con opere come murales e arredi per rendere la scuola più accogliente e connotarne l'identità. Provvederanno all'inaugurazione degli spazi ristrutturati con spettacoli, locandine e inviti realizzati da loro. Gli spazi della scuola laboratorio diventano luoghi emozionali nei quali è facile incuriosirsi, formulare idee creative, imparare già solo inciampando nei prodotti delle esperienze didattiche degli altri. Il parco della scuola: il piano integrato e gli interventi contro la dispersione. I giovani dispersi sono giovani senza memoria, con identità fragili e senza progettualità, scriveva Mariolina Moioli, avvertono solo il presente e non hanno proiezioni nel futuro. La scuola può intervenire nel lavoro di ricostruzione delle aspettative, dei desideri, dei progetti orientando al futuro atteso, da costruire con impegno e fiducia. In linea con i principi pedagogici che ci siamo dati, dell’apprendimento emozionale, abbiamo immaginato gli interventi contro la dispersione progettando GEOMETRIE- LITTLE COPERTINO, un piano integrato costruito sul modello del work package: il macro progetto di lungo periodo –si sviluppa in sette anni, dal 2007 al 2014, prevedeva la realizzazione di un parco an plen air; la realizzazione è avvenuta attraverso una serie di progetti autonomi di respiro annuale come è descritto nella tavola seguente, con l’utilizzo privilegiato della metodologia del Cooperative Learning. (Foto del parco en plein air) Legenda: Scientificambiente: progetto per lo studio e la progettazione partecipata degli spazi del parco della scuola da riqualificare (Come ,li vorrei…) Focus on: progetto di fotografia per studiare i monumenti di Copertino Castello, bello mio: è il primo laboratorio collegato al progetto La scuola adotta un monumento: il castello angioino di Copertino Il sogno di Luca: laboratorio di cinematografia. Il cortometraggio racconta l’intreccio tra presente e passato: la costruzione del nostro castello in miniatura e la storia di Evangelista menga, architetto militare che realizzò il meraviglioso castello della città Laboratorio a fumetti: attività di ricerca storiografica per la scrittura dei pannelli esplicativi del parco e di tecnica fumettistica per la rappresentazione grafica degli stessi; al termine i pannelli sono stati realizzati in metallo (immagine successiva) Ogni bambino ha un nome: laboratorio di arte e storia per la realizzazione della scultura su pietra leccese su tecnica Gaudì dedicato ai bambini uccisi dai nazisti ad Amburgo nella scuola di Bullenhuser Damm. Il monumento rappresenta una strada ferrata nera che culmina in una stella di David da cui partono tre strade colorate. È stato anche realizzato un grande murales con 20 rose bianche e sono state piantate nell’aiuola che ospita il monumento un albero di ulivo e 20 piante di rose bianche. I Ciceroni: i ragazzi presentano ai visitatori i monumenti del nostro parco museale in italiano, in francese ed in inglese Meridiane: il laboratorio di astronomia e studio delle meridiane ha portato alla costruzione di una splendida analemmatica di marmo nella quale lo gnomone è rappresentato dallo stesso studente e una meridiana a parete. Ogni anno è stato realizzato un monumento o una parte di esso (per realizzare il castello ci sono voluti due anni scolastici). Abbiamo scelto labotarori manuali, di falegnameria, edilizia, giardinaggio, spray art e abbiamo individuato uno spazio del parco per realizzare un parco museale all’aperto, con i monumenti di Copertino in muratura in scala, con la decorazione con la tecnica della spary art dei muri perimetrali interni ed esterni del parco, la piantumazione di olivi e siepi e la realizzazione di un angolo dedicato all’astronomia con la realizzazione di due meridiane, una a parete e una analemmatica a pavimento. I laboratori sono stati realizzati con gruppi trasversali alle classi composti in particolare di ragazzi dotati di intelligenze tecnico-pratiche che sono tutti coloro che rispondono male alle sollecitazioni di esclusivo stampo gnoseologico. I laboratori incentrati su un compito di realtà di tipo artigianale o artistico permettono di avere interessanti contributi tecnico/professionali da parte dei genitori -muratori, pittori, decoratori, giardinieri ci hanno insegnato come fare – e permettono sempre di lavorare sulle positività, focalizzando i comportamenti disadattivi da controllare ed i comportamenti appropriati da sviluppare, ricercando le cause attraverso l’analisi dei bisogni con l’obiettivo dell’individuazione precoce del problema per favorire la messa in atto di interventi compensatori. Soprattutto sono altamente gratificanti per tanti studenti che non possono trovare senso e gratificazione nella didattica tradizionale; infatti il progetto ha permesso la trasformazione di ambienti neutri in aree didattiche utilizzate da tutte le classi della scuola per le attività all’aperto di grande efficacia motivazionale. Abbiamo inaugurato il nostro PARCO PLEIN AIR una domenica mattina, il 18 maggio 2014, con tutti gli alunni, i docenti e tanti tanti genitori. Per l’occasione abbiamo anche inciso (in una sala di incisione vera, perché il compito di realtà deve essere autentico) e presentato l’inno della scuola dal titolo: Sogno di un alunno di Castellano e Vico, cantato dal coro Note D’Oro del Comprensivo. Si trattava di un ulteriore innesto progettuale collegato al laboratorio Tersicore, dedicato alla arti espressivo-musicali. Momenti della costruzione dei monumenti e utilizzo della meridiana analemmatica. Il parco open air è ormai patrimonio non solo dell’Istituto Falcone ma di tutta la comunità copertinese. I ragazzi conoscono il patrimonio artistico e paesaggistico del territorio e hanno imparato a rispettarlo e a custodirlo. Questo aspetto, il senso dell’appartenenza e della cura è stato oggetto di grande impegno nell’ambito della costruzione delle azioni didattiche nel curricolo di cittadinanza che attraversa tutto il PTOF, CIVES. Ne abbiamo monitorato gli esiti che risultano molto positivi. Nel 2007, quando abbiamo avviato il primo laboratorio di spray art abbiamo creato un gruppo di elezione, cioè abbiamo favorito la partecipazione spontanea agli incontri in orario extracurricolare. Il primo atto è stato quello di chiedere formalmente l’autorizzazione al sindaco della città (proprietario della struttura scolastica) il permesso di decorare i muri della recinzione esterna del parco, che erano in reale condizione di bruttura, completamente ricoperti di segni equivoci e macchie. Ottenuta l’autorizzazione abbiamo invitato i writers del quartiere, gli ex alunni della nostra scuola e con loro abbiamo cominciato a dipingere: ora ci sono Falcone e Borsellino, la Costituzione, le parole del rispetto alternate ad immagini di piante tipiche: ulivi, fichi d’india, ecc. e man mano che la recinzione raggiunge il plesso di scuola primaria, troviamo immagini di Puffi blu che raccontano di raccolta differenziata. Ci piace poter raccontare che dal 2007 ad oggi i murales aumentano ogni anno fino al murales realizzato quest’anno che rappresenta I nostri 100 Passi verso la legalità, ma nessun muro è mai stato imbrattato o danneggiato. I ragazzi sentono la scuola uno spazio loro e non più un luogo di nessuno. In questo modo

L’Apprendimento Cooperativo

L'Apprendimento Cooperativo (=AC) è un metodo di insegnamento/apprendimento che nasce dalle teorizzazioni sull’interdipendenza sociale e si propone, principalmente, di migliorare l’apprendimento sfruttando tutte le risorse presenti nella classe.

VALUTARE GLI ALUNNI “ECCELLENTI”



VALUTARE GLI ALUNNI “ECCELLENTI”

Come valorizziamo gli alunni plusdotati

L’alunno eccellente deve saper essere un cittadino attivo; deve sapersi relazionare positivamente con gli adulti di riferimento e con i compagni di classe; deve  essere un modello positivo “da imitare”.


I Mediatori Didattici

Cosa sono i mediatori didattici e come usarli per le nuove progettazioni?

Stili Cognitivi

Il modo di pensare è connotato da individualità e diversità, regimi di pensiero che non si pongono in relazione gerarchica né sono indicativi del livello di intelligenza, ma forme privilegiate di far funzionare il cervello, modi diversi di percepire, apprendere, ricordare, disporsi verso il mondo, operare

Oltre le Competenze. Programma Curricolo

Per una didattica innovativa. Possibile.

Il progetto Oltre le Discipline. Programma Curricolo è il framework organizzativo che permette
la realizzazione dell’impianto didattico dell’Istituto Comprensivo costruito su tre aree specifiche:

  • didattica per competenze –modello Veliero Parlante
  • didattica per abilità cognitive –So Studiare
  • scansione organizzativa dell’orario curricolare.

Il progetto scaturisce dalla riflessione circa la necessità di definire la funzione della scuola di base rispetto ai nuovi bisogni formativi degli alunni e si articola a partire da tre macro scansioni.

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Il Vigile Urbano


Chi è più forte del vigile urbano?
Ferma il tram con una mano

Con un dito, calmo e sereno,
tiene indietro un autotreno:

cento motori scalpitanti
li mette a cuccia alzando i guanti.

Sempre in croce in mezzo al baccano
chi è più paziente del vigile urbano?
                                    Gianni Rodari

Inaugurazione busto bronzeo a Giovanni falcone

Lascare segni che superano il tempo è privilegio degli eletti.
Dino Calì è un eletto.
.Siamo grati al destino che ci ha concesso di intrecciare le nostre giornate, i nostri pensieri e i nostri sogni con questo giovane artista che, seguendo un segno invisibile, è arrivato tra noi con il suo entusiasmo, la sua allegria e la sua immensa e preziosa umanità. Insieme a lui abbiamo marcato i nostri Passi verso la legalità.
Li abbiamo tessuti e disegnati e raccontati con la vibrante emozione che pervade il nostro agire quotidiano, di uomini ed educatori.
Gli dobbiamo il riconoscimento per aver trasmesso ai ragazzi la cultura della scultura, per il bassorilievo di Paolo Borsellino a cui è dedicata la Sala Grande, per il gigantesco murales della scuola Rodari ma, soprattutto per il busto in bronzo di Giovanni Falcone al quale otto anni fa abbiamo dedicato il nostro Istituto, quale esempio di impegno e di coraggio. Da quel 26 settembre del 2008 il lavorìo quotidiano della nostra scuola è accompagnato idealmente dallo sguardo di Giovanni Falcone che ci sorride benevolo e paziente.
Da oggi, 7 giugno 2016, Falcone sarà qui ad accoglierci e a ricordare a tutti che si può e si deve vivere nella correttezza e nella legalità.
Questo monumento è a memoria di un valoroso, ma non è solo omaggio e ricordo.
Noi sosteniamo la memoria operante, che non è commemorazione ma azione che gemma e prolifera in gesti concreti perché per non avere più eroi da piangere dobbiamo essere tutti eroi della normalità.
Noi –io e i miei docenti- ci sentiamo più forti quando pensiamo che il nostro esserci ha un senso, che da umili servitori dello Stato stiamo compiendo il gesto quotidiano per creare modelli di comportamento che orientino i nostri giovani ad un futuro di onestà e cittadinanza attiva.
Dino è uno di noi, uno del Comprensivo Falcone di Copertino. A nome degli studenti, di tutto il personale scolastico, dei genitori e di tutta la cittadinanza di Copertino ho il privilegio di porgere al maestro Placido Calì il più sincero ringraziamento.

      Copertino, 7 giugno 2016                                                 Ornella Castellano

Maratone di lettura

Tra i percorsi di lettura e scrittura:
Maratone di lettura
Percorsi di scrittura creativa
Incontri con l’autore
Presentazione novità editoriali

Job & Future

Job & Future   per  Orientare  e  Imparare

Con la Legge 107/2015  si tenta di ribaltare  lo schema educativo  della scuola Italiana,  ancora incardinato  sullo schema   “PRIMA IMPARO, POI FACCIO”
attraverso  l’introduzione obbligatoria dell’alternanza scuola-lavoro che diventa parte integrante  dell’offerta formativa.


Il viaggio dei Cento Passi

I dirigenti della rete "Il Veliero Parlante" vanno a Palermo per la Giornata della Legalità in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. 23 maggio 2016


Curricoli per la creatività Laboratori e discipline performative



Quanto serve la creatività nella azione didattica?
Quanto l’innovazione metodologica richiede il pensiero creativo? E poi: perché dobbiamo creare innovazione?

La Storia nella scuola. Per una didattica delle competenze verso un nuovo umanesimo




            Il dinamismo evolutivo della società post-moderna tracima in ogni forma della cultura, sia della pratica che della theoresis; la pedagogia, disciplina poietica, non ne è esclusa, anzi. Nella Scuola, laboratorio permanente di Futuro, si stanno costruendo itinerari innovativi per aderire ai bisogni formativi dei giovani che, mi sembra, siano straordinariamente nuovi negli strumenti ma non sul piano dei valori. Il valore assoluto resta la cittadinanza come esercizio completo di impegno, rispetto e condivisione. La Scuola, oggi come ieri, deve formare l'Uomo e il Cittadino ma la società –nella sua complessità – ha bisogno di competenze euristiche ed ermeneutiche più che di competenze specifiche; i saperi sono poca cosa se la Persona creativa non li sa utilizzare per generare il nuovo logòs. La Società rinnovata ha bisogno di Cittadini "adatti" ai modi e alle cose e l'anello di congiunzione fra l'individuo e la società è l'insegnamento della democrazia, come ci guida a pensare Edgar Morin.

Presentazione degli ambienti di apprendimento proposti a miglioramento

SOGNO DI UN ALUNNO

ISTITUTO COMPRENSIVO GIOVANNI FALCONE
Copertino-LECCE

Presentazione degli  ambienti di apprendimento
proposti a miglioramento

Si dovrebbe riuscire a passare
dallo studente “sedentario”,
immobile in un banco
in atteggiamento di passiva ricezione
di informazioni e conoscenze,
allo studente “nomade”,
in movimento nella  ricerca.
                        Brian Alexander





Puer 5

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA di BASE
Dalla scuola dell’insegnamento alla  scuola dell’apprendimento
Perché valutare
per valorizzare

La valutazione nella scuola dell’infanzia 
diamo voce a chi non ha parole
La valutazione nella scuola primaria 
imparare ad imparare
La valutazione nella secondaria di 1° grado
autovalutazione e portfolio




BIBLIOPROF

Cambio di profilo
Venute meno le tradizionali figure di operatori che, provenienti da varie situazioni -soprattutto da inidoneità all’insegnamento- assolvevano la funzione di bibiotecari è necessario ripensare il ruolo e la funzione della biblioteca
Rivoluzione epistemica
Avvertendo la necessità di creare nella scuola situazioni ad alta stimolazione per tutte le situazioni formative la biblioteca assume il ruolo di ambiente formativo ad approccio laboratoriale
Laboratorio
Il nuovo modello di fruizione della lettura anche attraverso gli strumenti tecnologici determina l’esigenza di ridisegnare la topologia della biblioteca che assume il ruolo di spazio multiplo per la blended-learning




Oltre le Discipline

Programma Curricolo

 Copertino, gennaio 2016
Indice
La nostra idea di scuola
Oltre le discipline. Programma curricolo
Il progetto Oltre le Discipline. Programma Curricolo è il framework organizzativo che permette la realizzazione dell’impianto didattico dell’Istituto Comprensivo costruito su tre aree specifiche: ´ didattica per abilità cognitive –So Studiare ´ didattica per competenze –modello Veliero Parlante ´ scansione organizzativa dell’orario curricolare. Il progetto scaturisce dalla riflessione circa la necessità di definire la funzione della scuola di base rispetto ai nuovi bisogni formativi degli alunni e si articola a partire da tre macro scansioni. Cosa ci permette di fare 1- Trasformare il modello trasmissivo della scuola Grazie al nostro programma abbiamo rovesciato il modello tradizionale dell’insegnamento

La ricerca della legalità - I cento passi dell'Istituto Falcone

La campagna di sensibilizzazione intitolata 'La ricerca della legalità' è promossa dalla Rai attraverso la Testata Giornalistica Regionale. Il 29 gennaio sono andati in onda i servizi dedicati all''Istituto Comprensivo Giovanni Falcone con le attività legate al concorso del Veliero Parlante "I nostri cento Passi". 



MERLIOT: proposte progettuali per la scuola secondaria di primo grado - PARTE 2

Un "one page" di un libro è un riassunto creativo e visuale in una singola pagina che cattura gli elementi essenziali dell'int...